MYSTERY: BENEATH THE VEIL OF WINTER'S FACE
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21/06/2007I canadesi Mystery sono al quinto album: "Beneath the Veil of Winter’s Face " (da ora BTVOWF) arriva nove anni dopo il precedente "Destiny?". Il silenzio discografico in questi anni è stato rotto solo da una raccolta, "At The Dawn Of The Millenium", uscita nel 2000. Michel St-Père, in questo caso, si trova contemporaneamente sia nei panni dell'artista che del boss della casa discografica che pubblica il disco (la Unicorn Records è infatti sua): fatto non certo inusuale visto che anche altri musicisti si trovano, o si son trovati, nelle stesse condizioni. Certo la Unicorn è, ad oggi, una delle label prog più fiorenti del nordamerica è la qualità delle band sotto contratto la dice lunga sulla bravura di Michel dal punto di vista puramente commerciale. Passando invece al lato prettamente artistico possiamo definire i Mystery come un combo che gravita fra le sonorità prog rock ottantiane e l'AOR di stampo nordeuropeo (Europe per intenderci): tecnicamente ineccepibile, il quartetto ci regala dieci tracce melodicamente sognanti e progressive quanto basta per conquistare i cuori degli ascoltatori. La chitarra di Michel trasuda malinconia in "Voyage to the Other Side", mentre la fantastica voce di Benoît ci accompagna lungo tutto l'album mostrandoci come è facile ammaliare e conquistare chi ascolta se si sa usare al meglio le proprie caratteristiche canore. Il disco scorre spumeggiante ed incalzante grazie al songwriting convincente ed al connubio voce-tastiere-chitarre veramente da favola: i Mystery sono stati una vera sorpresa, e da ora in poi li terrò d'occhio in attesa di loro nuove mosse. La produzione è ottima così come il booklet, che trabocca di bellissime fotografie di paesaggi che, a mio avviso, mettono in forma visiva il Mystery-sound. In definitiva un prodoto veramente valido che aspetta solo che voi lo acquistate: e, credete, ne vale veramente la pena.
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