GAEREA: Limbo
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30/07/2020Clima mite e black metal. Sembra un binomio apparentemente incociliabile, ma da quattro anni i portoghesi Gaerea se ne fregano e puntano a scalare le gerarchie del genere. A partire dal loro misteriosissimo aspetto scenico, dove i blackster lusitani sono soliti presentarsi sul palco e nei video promozionali completamente bardati di nero, incapucciati in maniera ermetica dove, all’altezza del viso, fa capolino il contorto simbolo della band, pregno di arcaiche figure e misteriosi miti. A risaltare ancora di più la loro aura misteriosa si aggiunge il completo riserbo dei loro nomi. Con una label di tutto rispetto come Season Of Mist, i Gaerea pubblicano il loro terzo album ‘Limbo’, che rappresenta una concreta espressione del black metal contemporaneo, fatto di cattiveria e senso di timore, misti a seducente melodica, pulizia e nitidezza sonora, frutto soprattutto di una produzione d ottimo livello che risalta il sound della band. Il riferimento ai polacchi Mgla (oltre che ai Behemoth) è lampante. Il disco inizia con “To Ain”, rappresentato dal videoclip in cui l’unico e solo protagonista è il vocalist, il quale è solito contorcersi e dimenarsi anche durante i live, facendo risaltare tutti gli sforzi possibili nel cantare un genere come il black metal. Il brano detiene un senso di glacialità tipico del black metal classico, a cui si alternano, come avviene in tempi più moderni, momenti di respiro riflessivo, quasi di sollievo a metà brano. La senzazione di moderata rilassatezza rimane parzialmente anche nell’ultima parte quando si ritorna a frequenze e ritmi più convenzionalmente black. I brani successivi “Null” e “Glare” si presentano piuttosto simili nella struttura, senza grosse varianti, in cui si erge sugli scudi l’ottimo lavoro del batterista, che tiene le redini dei brani (in particolare “Glare”) con assoluta perizia anche durante i momenti di bridge interni. “Conspiranoia” assume un contorno più malinconico, grazie ad una lunga parte strumentale che non lascia spazio a facili headbanging, ma necessita invece di un ascolto ad occhi socchiusi. “Urge” si presenta con tinte che fanno capo anche ad un heavy metal più tradizionale, pur mantenendo le sonorità black tipiche della band. La conclusiva “Mare”, infine, è il riassunto di tutte le componenti presenti nel disco: marzialità black metal, urla disperate lanciate ai quattro venti, variazioni metalliche che stemperano la velocità ritmica, atmosfere rilassanti che, in conclusione, danno un senso di respiro profondo dopo la lunga lotta metallica; le pizzicate morbide di chitarra, decorata con i giusti effetti ariosi, danno proprio la sensazione di essere davanti al calmo oceano durante una tenue alba, che segue la tormentata notte suonata nel resto del brano. Apprezzati in maniera considerevole durante la loro esibizione al Frantic Fest dello scorso anno, in cui si sono esibiti con i loro completi neri sotto il caldo sole pomeridiano (eroi solo per questo…), con il nuovo album ‘Limbo’ i Gaerea si confermano sempre di più come una realtà di ottima potenza sonora, che non fa assolutamente risparmiare scapocciate decise, e che si sta favorevolmente consolidando, grazie anche ai continui sold-out del loro merch sul loro portale Bandcamp. Se siete in cerca di truce cattiveria con sopra una grattuggiata di emozioni che puntano dritto al cuore, i Gaerea possono fare al caso vostro.
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