DIRTY THRILLS: Dirty Thrills
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22/09/2017Intule girarci troppo intorno: i Dirty Thrills devono ancora maturare. Questo loro album d'esordio mostra sia le potenzialità, sia i limiti di un gruppo che costruisce la propria casa sulle fondamenta del passato. Hard rock classico di matrice britannica (band di stanza a Londra), con poca personalità ed altrettanta capacità compositiva (perlopiù inespressa). Certo il quartetto sa come portare a termine un disco, riesce nell'intento di tenere le fila del discorso e di rendere ben chiare le intezioni riguardo allo stile, il problema è che mancano le canzoni, l'ispirazione e quel tocco personale che ti contraddistingue dal resto della massa dedita a seguire le impronte lasciate dai Rival Sons. Il loro è un hard intriso di blues, ma non troppo. Hanno un suono ruvido, ma non troppo. Compongono melodie orecchiabili, ma non troppo. Con un produttore navigato alle spalle (o qualcuno con le dritte giuste), e qualche anno di gavetta in più è probabile che i Dirty Thrills sapranno come farci emozionare in futuro. Intanto, arrivano alla sufficienza stentata.
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