FUNEBRARUM: BENEATH THE COLUMNS OF ABANDONED GODS
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18/12/2009Se pensate che i vari Dark Tranquillity, Opeth, Children Of Bodom e via dicendo commettano un abuso o un usurpazione quando si definiscono Death, allora qui c'è pane per i vostri durissimi denti. Dai più putridi e oscuri miasmi dell'animo umano sorgono i Funebrarum, band che vede al suo interno (e non a caso) membri dei vari Evoken e Abazagorath, presenze che valgono più di una qualsiasi promessa di marciume e putrefazione. Ovviamente il sound è estremamente grezzo e malato, con una registrazione sorprendentemente funzionale e ruvida nella sua modernità, e i tempi medi regnano supremi sui pur non scarsi, violenti blast beat. Immaginate il tocco claustrofobico delle chitarre degli Immolation, l'infernale e malvagia lentezza degli Incantation, con forti tinte di metal vecchia maniera a là Asphyx, Autopsy. Ognuna delle cinque, lunghe, tracce è un'ondata di umori malsani che vi sommergerà, con note malvage e oscure che violeranno i pori della vostra pelle e vi infetteranno condannandovi senza appello alle agghiaccianti visioni suggerite dal folle e profondo growl di Daryl, che non vi abbandoneranno nemmeno dopo aver cambiato album. Se non ci credete provate ad ascoltare attentamente "Adoration Of Abscessed Cadavers". Tutto andrà in decadimento, tutto si corromperà, il cielo si tingerà di nero e le ultime, deformi, creature una volta umane si trascineranno per l'ultima volta verso un orizzonte che non offre nemmeno uno sprazzo di luce. Questo è l'album d'esordio dei Funebrarum.
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