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FOZZY: ALL THAT REMAINS

data

28/05/2005
40


Genere: Heavy Metal
Etichetta: SPV
Anno: 2005

Quando, ormai un paio di annetti fa, lessi su una rivista che Chris Jericho, star del wrestling di portata internazionale, aveva non si sa come tirato su una band heavy metal a nome Fozzy, pubblicando "Happenstance" ebbi più di un mancamento. Quando vidi le foto di Jericho e compagni, scoprendo contemporaneamente dichiarazioni del tipo "noi abbiamo inventato l'heavy metal" sentii di aver visto la luce. Quando poi riuscii ad ascoltare il disco in questione, tallo all'inverosimile e con geniali rivisitazioni di classici riconosciuti dell'heavy metal ("Balls To The Wall" e "Where Eagles Dare" erano spettacolo puro), ebbi la conferma dei presentimenti: i Fozzy potevano rappresentare nel nuovo millennio il ruolo di portabandiera dell'heavy metal più tamarro e burlone... e nella mia mente cominciava ad echeggiare prepotente una vocina che diceva "il muscle rock ha nuovi adepti"... I paragoni tra l'immortale Jon Mikl Thor e il biondo wrestler erano spontanei, le speranze tantissime. Speranze che si sono infrante tra le lacrime di una cocente delusione che sono ora costretto a recensire. Va bene che nei Fozzy milita gente degli Stuck Mojo, ma Chris Jericho aveva davvero le carte in regola per rappresentare l'anima più cafona, burlesca e selvatica del metallo pesante. E invece no, il nostro ha preferito vendersi al trend e sfornare un banale disco di metal/alternative d'intenzione radiofonica come fin troppi ne escono dalla terra dello Zio Sam. Fin dalle prime note dell'opener "Nameless Faceless", ci si accorge che i Fozzy si sono criminalmente rimodernati. Batteria iperprodotta, chitarre compresse à la "Far Beyond Driven"... un Chris Jericho che a tratti si atteggia a divo nu metal, brani moderni con chorus melodici occhieggianti... niente da fare. Assolutamente niente da fare. Disgustosi pseudo-sperimentalismi degni dei peggiori cappellini rovesciati, pateticamente mascherati con qualche collaborazione d'eccezione (Marty Friedman e Zakk Wylde e... oddio... è dura scriverlo... un RAPPER, sì, un RAPPER). Insomma, un disco fatto per MTV (e il singolo "Enemy" se non sbaglio è anche girato su quella rete di infedeli), una grande delusione per tutti quelli che potevano sperare in un'ottantiana e trùissima accoppiata wrestling/vero metallo.

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