FOR MY PAIN...: FALLEN
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17/09/2003Mi batte ancora il cuore... Ho appena finito di ascoltare per l'ennesima volta questo "Fallen" dei "For My Pain...". E' solo da pochissimi giorni in mio possesso ma già mi ha rapito. Credetemi; non ne vuole sapere di allontanarsi dal lettore senza lasciare un indelebile segno scolpito nella mia memoria. Eppure è una nuova band che ha iniziato quasi per gioco ma forse in questo caso l'esperienza dei singoli è stata fondamentale per realizzare un cd di così immediato impatto. Sto infatti parlando dell'unione di 6 bravissimi musicisti che, stanchi della monotonia che si era fatta quotidiana all'interno dei loro gruppi principali, decidono di mettere in piedi un side-project di puro e sano gothic metal che fonda le proprie radici in melodie malinconiche impreziosite da una buona dose di ritmo che le rende ancora più coivolgenti e sinuose. E' proprio la sezione ritmica a mettere in risalto tutte le altre componenti e non a caso alla batteria e al basso troviamo Petri Sankala e Altti Veteläinen: due membri degli "Eternal Tears Of Sorrow". Un'altro fondamentale punto di riferimento riscontrabile in questa formazione è senza ombra di dubbio il fantasioso Tuomas Holopainen (tastierista a tempo pieno per i Nightwish) che distribuisce atmosfere dense di dolcezza. Le chitarre di Lauri Tuohimaa (presente in molte band tra cui gli Embraze) e di Olli-Pekka Törrö (ex membro dei già citati "Eternal Tears Of Sorrow") sanno graffiare e scaldare le parti vocali ottimamente impostate da Juha Kylmänen, la cui voce calda e sensuale risulta azzeccatissima per il sound del gruppo, pur non eccedendo per doti particolari. Poche volte capita di essere catturati così intensamente dall'ascolto di un cd fin dalla prima canzone. "My Wounds Is Deeper Than Yours" è la presentazione migliore che questo gruppo potesse offrire. Basso e batteria introducono il pezzo in un concitato intreccio in cui strofa e ritornello sembrano inseguirsi fino a crollare in un misterioso silenzio che funge da preludio alla seconda e stupenda "Dancer In The Dark". Perdita assoluta dei sensi ed abbandono totale all'ascolto di questa canzone che vede l'ingresso di una dama (Miriam Renvåg, che tra l'altro è protagonista dei vari cori del disco) capace di un passionale duetto vocale col singer Kylmänen che aumenta decisamente i battiti del cuore. La successiva "Queen Misery" viene ricordata per la pacata strofa e il fascinoso refrain del chorus. Una pausa per rilassarsi con "Sea Of Emotions" e poi si ricomincia a correre con "Rapture Of Lust", un fiume in piena capace di portarsi via anche l'ultimo timore che questo "Fallen" possa calare d'intensità. Un ulteriore conferma è rappresentata da "Broken Days", questa volta è il piano ad aprire la song con delicate note che nel ritornello esplodono abbracciando la voce ormai idilliaca grazie ai grandi ed avvolgenti effetti di tastiera. L'aggressiva "Dear Carniwhore" e la cupa "Bed of Dead Leaves" ci trascinano fino agli ultimi due episodi dell'album. "Autumn Leaves" è orientata verso un atmosfera decedente e triste mentre la conclusiva "Tomorrow Is A Close Gate" è più riflessiva e ricercata. Buonissima la prima per i "For My Pain...". Spero sappiano ripetersi a breve!
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