FLOODGATE: MORE
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04/11/2005Dall'unione artistica della coppia scandinava formata dal singer Daniel Dahlqvist e dal tastierista Ola Hedén nasce il progetto Floodgate, il quale, dopo il buon debut album del 2003, arriva a timbrare nell'anno in corso il cartellino della seconda prova in studio. Il genere trattatato è un AOR/Westcoast di matrice cristiana con forti influenze pop, il tutto reso ancora più particolare ed appetibile grazie ad un'attitudine comunque moderna, e completato da un'attenta produzione esecutiva perfetta nell'enfatizzare le intriganti linee melodiche nascoste nelle fondamenta dei vari brani. E' difficile citare alcuni azzeccati riferimenti a cui affiancare la proposta artistica dei Floodgate, personalmente però sono stato colpito più volte da prorompenti flashback verso una tipologia ancora più moderna della musica dei Counting Crows, e questo probabilmente a causa delle quasi cantautoriali parti esecutive a cavallo tra chitarre acustiche e dolci note di pianoforte. Tanti sono i punti di interesse all'interno di "More", partendo dal malinconico mood dell'apripista "Save Me" ed arrivando, attraverso l'affascinante capacità di coinvolgimento del singolo "Irresistible Love" e della ritmata "Fool's School", alla toccante verve della pacata "Closed". Le accomodanti parti vocali del singer Daniel Dahlqvist fanno il resto del lavoro, trovando sul colorato tappeto strumentale ideato dal bravo Ola Hedén il terreno fertile su cui esprimersi al meglio. Se la vostra estenuante necessità di chitarre distorte dovesse placarsi di tanto in tanto alla ricerca della pura melodia d'autore, il consiglio è quello di dare almeno un'opportunirà alla musica dei Floodgate, un monicker che riuscirà a risvegliare la vostra parte più romantica ed intimista grazie ad un intrattenimento musicale di assoluto primo piano, degno solo dei grandi artisti. Meritevoli, come pochi altri nel loro campo.
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