FIREWIND: FEW AGAINST MANY
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23/05/2012Gus G. è un grandissimo musicista, lo sappiamo tutti. Lo abbiamo apprezzato nell'ultimo disco di Ozzy Osbourne, nei fichissimi Dream Evil di Fredrik Nordstrom e nei Mystic Prophecy del connazionale Dimitri Liapakis, ma è sempre e comunque con i Firewind che il buon Kostas Karamitroudis (questo il suo nome vero) riesce ad esprimere tutto il suo enorme potenziale come songwriter e come chitarrista. 'Few Against Many', settimo studio album della band greca, è come i precedenti lavori un disco power metal con i controfiocchi, sporcato di heavy classico quel tanto che basta da renderlo appetibile per più tipologie di metallari. A livello di sound c'è da dire che, rispetto al passato, i Firewind hanno variato un poco la proposta musicale rendendo il proprio sound meno vario e meno di ampio respiro, con meno melodia catchy, ma il tutto ha acquisito in potenza, immediatezza, consistenza e "maturità"; non c'è quindi un singolo cool come "Mercenary Man" in questo album, ma ci sono dieci canzoni molto più adulte, passateci il termine, anche se si sta parlando di power metal. Ottima la prova di tutti i musicisti, e come al solito da menzione d'onore la prestazione del singer Apollo Papathanasio, nonchè, ovviamente, ottimo il songwriting, supportato a dovere dalla produzione degli "Audiohammer Studios" di Orlando, in Florida. Da segnalare la partecipazione, per la canzone "Edge Of A Dream", degli Apocalyptica. Un'altra bellissima copertina di Gustavo Sazes completa un lavoro davvero bello. Gus G. non sbaglia un colpo, mai.
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