FIREWIND: ALLEGIANCE
data
30/09/2006Tornano alla ribalta i greci Firewind, band nata dalla mente del chitarrista Gus G. che nel corso dell’ultimo anno ha lasciato le numerose band in cui militava (tra cui Dream Evil, Nightrage, Mystic Prophecy e come guest negli Arch Enemy) per dedicarsi a tempo pieno al suo progetto. E l’impegno dimostrato dal mastermind è evidente vista la qualità dei brani presente in questo nuovo album. Ma non è solo questa la novità dietro al successo di “Allegiance”, il combo ellenico ha infatti visto l’avvicendamento tra le proprie fila, oltre che del batterista Mark Cross (Ex Helloween e Metalium), del terzo cantante in poco meno di quattro anni. Se Stephen Fredrick (Ex Kenziner) cedette il testimone al seppur bravo Chitral Somapala, attualmente impegnato con il nostro Aldo Lonobile (Secret Sphere) nei Civilization One, ora dietro al microfono troviamo il dotato Apollo Papathanasio (Ex Majestic e Time Requiem) capace con la sua voce calda, potente e grintosa di dare una marcia in più ai brani dell’intero lotto. La proposta musicale, fate attenzione, non è tra le più scontate che vi possano venire in mente leggendo là in alto Power Metal. “Allegiance” è un album che prima di tutto dimostra quanto il processo di maturazione dei Firewind sia avvenuto con undici tracce di qualità che non concedono all’ascoltatore il tempo per annoiarsi. La danze si aprono con la graffiante titletrack che lascia spazio sia al refrain per le calde melodie vocali di Apollo che all’operato di Gus G. che si protrarrà per tutto il platter con riff dal sapore Heavy. Ad ammorbidire l’atmosfera, oltre alle già citate linee vocali capaci comunque di mordere come in “Ready To Strike”, ci pensa l’eclettico tastierista Bob Katsionis protagonista in “Breaking The Silence”, dove Apollo duetta con la cantante svedese Tara, e capace di fondersi alla perfezione con i solismi di chitarra. L’attitudine di fondere le ritmiche Power con sonorità più Heavy, caratterista tanto cara ai Dream Evil, si farà viva in pezzi come “Dreamchaser” e nella corale “Insanity”, lasciando spazio anche per un brano di Power classico come “Till The End Of Time”. Palcoscenico e delizia per i fans del chitarrista ellenico sarà la strumentale “Before The Storm” ma non dimentichiamoci di citare gli altrettanto pregiati brani come la semi-ballad “Deliverance”, il cui ritornello farà furore in sede live, e i riusciti mid-tempo di “The Essence”, l’accattivante singolo “Falling To Pieces” e la conclusiva “Where Do We Go From Here?” degno sipario di una prova che lascia spazio solo a certezze. Questo “Allegiance” è il disco che può fare la differenza per una band come i Firewind che, salvo per qualche breve picco in passato, non ha saputo fino ad oggi emergere rispetto ad altre, rimanendo nel limbo delle band più o meno note. Un disco, come già detto, godibile per tutta la sua durata che sarà capace di ritagliarsi consensi non solo tra gli appassionati del genere finendo sicuramente tra gli highlight di questo 2006. Grazie Firewind!
Commenti