FINCH: Back To Oblivion
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07/11/2014Convivere con il passato non è semplice, ancor più se nel passato la tua band ha creato un disco che ha fatto la scuola dell'ondata emo di inizio secolo ('What It Is To Burn', 2002); questo i Finch lo sanno bene. Il gruppo californiano, attivo ufficialmente dal 1999, ma con diversi hiatus in mezzo, si ripresenta al grande pubblico con 'Back To Oblivion', disco nato durante il tour per il decennale di 'What It Is To Burn'. Chi è già al corrente della carriera musicale dei Finch sa che i Nostri hanno fatto due dischi piuttosto differenti tra loro: il già citato disco di esordio era una perla emo, mentre il successivo 'Say Hello To Sunshine' conteneva sonorità molto più vicine al rock da fm. Questo 'Back To Oblivion' si frappone a metà tra i primi due lavori della band, visto che un anima rock mainstream si fonde bene con una spiccata componente emo: gli esempi più lampanti sono "Further From The Few" (con tanto di scream incorporato nel bridge) e il singolo "Two Guns To The Temple". Non manca, come da copione, neanche il solito manipolo di ballad in crescendo ("Inferium", dall'anima Deftones-iana, e l'ottima "Play Dead", che ricorda qualcosa dei Dead Poetic) o i soliti grandi giri di chitarra ("Us vs. Them"). Tirando le somme, non si può dire che questo sia un brutto disco; 'Back To Oblivion' oggettivamente è quanto si possa chiedere nel 2014 ad un gruppo come i Finch, ovvero qualche singolone e un mucchio di brani piuttosto easy-listening che però non saranno mai all'altezza di ciò che i musicisti hanno fatto dieci anni fa. E' questa la condanna per aver scritto un disco seminale per il suo genere, d'altronde.
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