THE OCEAN: Phanerozoic II: Mesozoic / Cenozoic
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07/11/2020Vi siete appena svegliati da un gran bel sogno a sfondo musicale; le vostre band preferite: Meshuggah, "Jurassic Cretaceous", Tool, "Holocene", Opeth, Cult Of Luna (da "Vertikal" in poi), "Miocene Pliocene", e Porcupine Tree di 'Fear Of A Blank Planet' - "Pleistocene" (che nel finale del brano mostra una devastante deriva black metal) hanno unito le forze per creare un progetto che vi ha fatto salire l'adrenalina. Non sforzatevi più di tanto a cercare band simili nel mare magnum di internet, la realtà supera l'immaginazione, o meglio i The Ocean hanno dato corpo a quanto sopra descritto. In verità ad un percorso simile (privo ad onor di cronaca della componente postcore) ci erano già arrivati i connazionali Kubark con l'EP "Ulysses", purtroppo poi discioltisi. A venti anni dalla loro nascita i tedeschi hanno dato fondo all'ossessione con tutto ciò che ruota attorno alla storia: dell'uomo, della terra, del mare e dello spazio, partendo stavolta dalla preistoria. Il disco ha un incipit alquanto rabbioso con diverse parti postcore come minimo comune multiplo; con l'andare delle tracce prende corpo una maggiore dilatazione dei patterns a favore di un progressive di stampo Porcupine Tree - vedi "Eocene". Grandioso il lavoro delle tastiere, siderali ("Oligocene"), kraut/psichedeliche, minacciose o semplicemente di accompagnamento, si concedono persino delle fughe arabeggianti in "Triassic", e momenti di puro relax in "Oligocene". Opera talmente omnicomprensiva che facilmente catturerà l'orecchio e l'attenzione di chi si cimenterà ad ascoltarla.
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