FILTH IN MY GARAGE: 12.21.12
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20/03/2013Su questo Ep dei Filth In My Garage si è detto tutto o quasi in altre sedi, portando in trionfo una band che sinceramente ha superato le più rosee aspettative. Estranearsi dal coro è sinceramente difficile in quanto ascoltando '12.21.12' tutto si può dire meno che non sia un lavoro sopra le righe. Colpisce diretto all'anima nel suo a tratti malinconico incedere, lo fa al cuore nei momenti più cupi, sa essere diretto come un pugno nello stomaco. Tre soli brani il più delle volte non bastano a decretare il talento di una band, ma quando un così ridotto numero di pezzi supera i venti minuti di musica, si capisce che un'idea chiara sul progetto i musicisti sembrano averlo. 21 dicembre 2012, ossia la data secondo la quale – per i Maya – sarebbe cessata l'esistenza del Pianeta Terra ha influenzato non poco i cinque musicisti, al punto da mettere in piedi un concept che descrivesse con attenzione il lato emotivo di questo evento vissuto dalle persone. Una sfida complessa che ha dato i suoi frutti: musicalmente i nostri sono fortemente influenzati dal lato più estroso del sound alternative odierno (vedi Cult Of Luna, The Ocean, Every Time I Die), dando prova di essere abili e feroci sia in contesti "post" che in ambienti più inclini al math e al rock. Una dose infinita di riff partoriti con minuzia di particolari, costantemente alimentata da una ritmica che al contrario di quanto ci si aspetti non infastidisce all'ascolto, merito anche di un buon lavoro svolto in fase di produzione. Il tassello che più colpisce di questo lavoro è però la voce, aggressiva e straziante nel suo studio dell'anima umana e portavoce perfetto di testi mai banali. Davvero un ottimo lavoro, la cui unica pecca a nostro avviso è l'artwork.
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