FELETH: Depravity
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24/05/2021Un’ondata death metal si propaga dalla Norvegia, colpendoci in pieno con la prima fatica in studio dei Féleth. La band vede la luce nel 2015 e dopo un Ep e tre singoli mette in campo il suo primo full-length. Il progetto ci regala un sound che ha molti echi di modernità, un groove talvolta strafottente, con escursioni più tecniche e poi sfumature core. L’egregio lavoro delle chitarre dona dinamicità ed imprevedibilità al disco, unitamente poi ad una produzione che esalta la potenza del sound dei nostri. Fear Factory, Criptopsy e poi melodie che richiamano la scuola svedese, sono le citazioni per un progetto che mostra competenza tecnica e capacità di impattare l’ascoltatore notevoli. Depravity non lascia speragli, non incatenandosi al concetto di old school, ma anzi lasciandosi andare anche a contaminazioni. Forse alcuni ascoltatori più affezionati a certe tonalità storceranno il naso, ma è indubbio come il risultato sia estremamente coinvolgente e convincente. Vere e proprie scosse telluriche vi lasceranno tramortiti a terra, colpi di violenza inaudita su cui i norvegesi dovranno lavorare per affinare e personalizzare una proposta già da ora interessante.
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