FAITH AND FIRE: ACCELERATOR
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24/01/2007Sorta di semi-super gruppo, I Faith And Fire meritano una minima dose di attenzione solo per il fatto di avere in formazione due membri che hanno il marchio Riot cesellato in fronte: Mike Flynth, attuale chitarrista della band, e Tony Moore, ex vocalist presente su due dischi immortali quali "Thundersteel" e "Privilege Of Power". Ma se i nomi sono per certi versi "eclatanti", non si può affermare lo stesso, ahimè, per la musica. "Accelerator" è un disco con pochissime idee e per giunta dalla qualità media sul mediocre galoppante, mentre la proposta è un hard'n'heavy riconducibile ai Riot sia in fatto di sonorità, sia in fatto di songwriting. Lì dove manca, ovviamente, il talento di Mark Reale a rendere quelle composizioni quantomeno appetibili. Eppure qualcosa che funziona bene c'è, vedi "Everything", la sentita ballad "Breath" e la cadenzata "Villanelle", cosi come l'iper lavoro alla sei corde di Flynth attorno a cui si muove la base portante del disco. E lo stesso Moore il quale riesce ancora "agilmente" a modulare a suo piacimento la voce. Ma ciò non basta a dare spessore ad un disco che sembra nato giusto per intavolare un diversivo tra un impegno e l'altro, visto che gli altri due membri sono "noti" turnisti già visti in giro per conto di Meat Loaf e Rainbow(John Miceli), e per Blue Oyster Cult ed attualmente con il ritorno farsa dei Queen(Danny Miranda). Quindi, "Accelerator" per modo di dire. Qui il pedale va giù assai raramente, ed i Faith And Fire rimangono spesso in coda nel traffico senza vie di sbocco. Ed io, sinceramente, non me la sento di consigliarvi di respirare una sana secchiata di PM10 che già bastano quelle che giornalmente il cosiddetto "progresso tecnologico" gentilmente ci offre.
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