BLEACH EATER: NIGHT WORK
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18/06/2013Disco di esordio per questo duo americano che propone un sound bello tosto con elementi alquanto interessanti. Death/grind vecchia scuola a là Terrorizer, sbavature noise, qualche elemento black ("Pit Of Kings"), e un'attitudine davvero singolare. Non possiamo che inchinarci di fronte alla poesia di "Horse Girl", un'altra mazzata piena di dissonanze e stravaganza, mentre di fronte alla brevissima title track, una mazzata a là Devourement che ha l'aria di uno scherzo piuttosto che altro, ma i malsani gorgoglii di "Blood Cousin" mettono davvero i brividi. Un disco assai particolare il cui senso non è facile da cogliere, a partire dalla copertina settantiana decisamente weird, e tutte le stranezze che lo compongono, dalle sonorità old school a tutte le influenze più inusuali che lo caratterizzano. Un ascolto lo merita tutto.
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