DEORBIT : Retrogradient
data
02/07/2024Prima uscita discografica per gli statunitensi Deorbit, band che ci propone un lavoro interamente strumentale, figlio del progressive, della qualità tecnica e di quella voglia di stupire del djent. Non mancano infatti digressioni sopraffine, in cui si intravede un metal moderno e figlio del concetto core e di quel lavoro tra armonie intrecciate e ritmiche sincopate. Disco sicuramente ineccepibile dal punto di vista tecnico ma che, a lungo andare, diventa a tratti ridondante, diventando ostico per l’incapacità di creare picchi che creino una dinamicità necessaria in questi contesti in cui manca la voce. Sembra di ritornare su certi suoni, su toni di chitarra che si ripetono, in cui la complessità poi finisce con l’appiattire il lavoro e diventando poi difficoltoso da assimilare. Non è il talento che manca, ma ritroviamo troppa scolasticità e virtuosismo nelle trame intessute a discapito della naturalezza. Tutto così viene appiattito e, gli strumenti citati come utilizzati nella biografia, onestamente passano inosservati, quasi ovattati dalla cupezza delle chitarre. Troviamo spunti interessanti nei toni in stile Voivod ed Atheist, aspetti su cui lavorare per fare il salto di qualità. Noi crediamo in voi.
Commenti