EUDAIMONY: Futile
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11/12/2013Esordio discografico per i tedeschi Eudaimony, band formata da elementi con varie esperienze alle spalle, tra cui menzioniamo Matthias Jell dei Dark Fortress e soprattutto Marcus E. Norman (Naglafar, Bewitched, Ancient Wisdom, Throne Of Ahaz). Il buon Marcus però è svedese e questo rappresenta il primo elemento che caratterizza il sound e lo stile della band. 'Futile' è un disco dove depressive black metal di chiaro stampo scandinavo e melodie dark di scuola tedesca si fondono a meraviglia, col pianoforte e la viola che danzano su velluti neri bagnati di lacrime. L’album è di ottima fattura, raggiungendo spesso alti picchi di melanconia e oscuro romanticismo, grazie ad una certa vena melodica presa in prestito con classe, dal gothic doom britannico di Anathema e My Dying Bride, dosata minuziosamente ed in perfetta simbiosi con le parti più grevi. L’opener è lenta ma energica mentre nella seguente "Mute" ed in "Portraits" soltanto voce, pianoforte e viola riempiono il tempo, crescendo in tutta la loro sofferente malinconia. L’atmosfera si mantiene triste e negativa in "Cold", che ci tiene in ansia con un solo giro di chitarra. La conclusiva "December’s Hearse" è una gemma di rara intensità, cantata e suonata con una profondità che vi entrerà dentro, imprigionandovi nella sua effimera anima. Se vi farete trovare deboli o malinconici all’ascolto di questo disco, verrete rapiti da una bellissima sensazione di tristezza dalla quale non potrete nascondervi.
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