ETERNAL GRAY: Your Gods, My Enemies
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03/11/2011In meno di quaranta minuti gli israeliani Eternale Gray confezionano un album di death metal immediato e di pari passo tecnico che prende spunto dalla scena svedese, qua e là dai Fear Factory, nelle parti più rallentate dai Meshuggah, nelle parti soliste spudoratamente dai Nevermore. Ne emerge uno spaccato sonoro arido e meccanico che, grazie alle chitarre ribassate ed alle onnipresenti distorsioni, poggià le sue fondamenta su basi ben solide. A farne le spese, però, tranne in rari casi in cui 'Your Gods, My Enemies' riesce a concedersi alla melodia, è l'impatto di un album forzatamente estremo, devotamente infecondo, che alla lunga diventa pesante da digerire. Questo a causa anche di un cantato ostinatamente sullo stesso registro, anche quando qualche cambio di tempo ed un passaggio intermedio avrebbero meritato ben altre soluzioni. Restano il comparto tecnico di gran valore - anche se registriamo qualche esagerazione in merito - l'urgenza su cui vivacchia il disco, le dissonanze al punto giusto, i breakdown come da manuale: punti di forza che se supportati a dovere da più qualità renderebbero il lavoro di gran lunga più dinamico ed intraprendente.
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