EKTOMORF: BLACK FLAG
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30/08/2012Ma cosa ve lo diciamo a fare? Si, esatto, anche questo nuovo disco degli Ektomorf è poco più che una raccolta di cover di Sepultura e Soulfly. Gli ungheresi hanno fatto ciò che sanno fare meglio, citare i loro gruppi di riferimento tirando su un dischetto tutto sommato godibile, energico e potente, con groove terremotanti e sincopati, un certo gusto nu-metal retrò con un ottimo uso delle voci puliti ("Flag Enemy"), citazioni inevitabili ai brasiliani ("Territory" in "Private Hell"; "Desperate Cry" in "The Cross"; "Roots Bloody Roots" nella title track e via dicendo). Non male la bonus track "The Pretender", con l'arpeggio a là Metallica anni Novanta. Insomma, non c'è tantissimo da dire, gli Ektomorf continuano a fare la cover band mancata di tutti i progetti dei Cavalera, ma a un orecchio distratto si direbbe che facciano un bel groove metal senza troppe pretese, carico e movimentato quanto basta, ottimo in sede live.
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