dread the forsaken: Unbound
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29/12/2010Fondere sonorità del passato con quelle moderne è sempre un impresa ardua, infatti riuscire ad amalgamare certe componenti a volte discordanti si corre il rischio di creare accozzaglie sonore alquanto discutibili. La formazione guatemalteca in questione, purtroppo, non sfugge da questa regola. Il genere proposto è un thrash genuino che spazia dagli Anthrax periodo Belladonna, a sonorità simili agli Iced Earth più recenti. Il risultato non è entusiasmante: la voce ricorda tantissimo il singer degli Anthrax, sia come timbro, sia nel modo di cantare; le ritmiche creano spesso e volentieri un effetto deja-vu che non ci abbandonerà per tutta la durata del platter. Un esempio lampante sono brani come “Give Me Wounds”, “Darkest Days,“Walk With Me dove si susseguono chiaramente i riferimenti stilistici della band senza mai creare quel qualcosa che possa rendere personale questo lavoro. Ogni brano è suonato in maniera ineccepibile, infatti oltre ad avere una buona produzione audio, i thrashers riescono ad esibire un ottima preparazione tecnica sempre ben sfruttata e mai fine a se stessa. Chi ama il genere può considerare gradevole l’ascolto di questo lavoro, dopotutto la qualità audio e le strutture delle song abbastanza lineari non creano fastidio all’ascoltatore. Se state cercando l’album dell’anno, invece, cercate altrove.
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