DRAMMAGOTHICA: IRA
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29/05/2008Primo album per i Drammagothica, gruppo di Benevento formatosi nel 2001 e che giunge a questo traguardo dopo aver registrato un demo di quattro tracce uscito nel 2006 dal titolo 'Inver No' e aver cambiato la propria formazione con l’ingresso di Laura Santangelo alla voce al posto di Manuela Romano. In 'Ira' il gruppo dimostra di scrivere musiche dall’impianto deciso, senza complicarsi troppo la vita, puntando su delle partiture ben definite nelle loro linee, con una loro identità e dove trovano posto diverse influenze, dal Symphonic al Black Metal. In questo senso è importante il lavoro delle chitarre, potenti ed incisive nei loro riff heavy ma anche capaci di abbracciare sonorità più tipicamente gothic. Ascoltando le loro canzoni si sentono le ispirazioni derivate da band già ampiamente affermate quali Nightwish, Moonspell e After Forever. Grande la prestazione dei due cantanti, Luca Lombardi che con il suo growl coinvolgente sin da "Canticum Morti" ci accompagna lungo il disco, e Laura Santangelo, le cui qualità vocali non hanno nulla da invidiare a quelle di cantanti più conosciute nell’ambito metal internazionale. Purtroppo non tutte le nove canzoni dell’album riescono a convincere pienamente: l’intro "Ex Tenebris Oritur Obscuritas", con il suo rintocco di campane, ha quell’atmosfera misteriosa e oscura che coinvolge, ma i pezzi seguenti si lasciano ascoltare piacevolmente senza lasciare troppo il segno. Meritano una citazione l’incantevole "Void", splendidamente interpretata da Laura e dove Carlo De Filippo raggiunge l’apice con la sua prestazione al pianoforte, la trascinante "The Oblivion’s Cradle" e "The Lost Soul Echoes", le migliori di questo Ira. Con questo non voglio dire qualcosa di distruttivo, è questione di lavorarci ancora un po’ su e i miglioramenti arriveranno perché le capacità ci sono.
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