DISGUISE: The Second Coming
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21/01/2012Ecco il terzo disco del quintetto pugliese dopo cinque anni di attesa dopo 'Late'. 'The Second Coming' suona come sempre massiccio, imponente, come si può già capire dal brano d'apertura "Fragile Certain Death", ossessiva nenia giusto per ripresentarsi al pubblico con una melodia che si ricorda facilmente. Seguono "I Am Alone" in cui ci si può perdere vista la durata e la natura del brano abbastanza intricato, e l'ottima "The Origin Of The Unknown", basata sulla stessa voglia di proporre un black ben strutturato, espressivo e violento. I Disguise hanno scritto uno dei loro migliori brani: l'inizio dal piglio rock, l'improvviso stacco brutale e poi il vortice di cambi di tempo che rende la traccia ancor più entusiasmante. Sul finale il congedo è dei migliori: l'epica "To Dominate", e la titletrack che ci lascia col messaggio ancora pregno di domande su quale sarà il futuro della band. Perchè? Beh, ok le tastiere in stile elettro, ma non sono fuori luogo e non rendono il disco "un tentativo di buttarsi a capofitto in altre sonorità", anzi. Quelle brevissime incursioni dello strumento arricchiscono 'The Second Coming' e lo rendono ancora più diabolico. Ci piacerebbe pensare a dei brani sempre su questo stile, ma che non dimenticano, come succede nei primi minuti di questo nuovo lavoro, come rendere i brani più ficcanti.
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