DOWNFALL: Punishment For The Infidels
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26/05/2017Quando una band ti cita Anthrax, Slayer, Carcass, Sepultura e Metallica nelle sue affinità, si ha già un’idea abbastanza precisa sul progetto in sé. Poi guardi le foto promozionali e l’artwork e dall’idea si passa diretti alla certezza: i Downfall sono – almeno alle prime battute – la classica band che sta simpatica a ogni metallaro che si rispetti. Poi quando fai partire 'Punishment For The Infidels', beh, per chi adora il thrash metal vecchia scuola (non quello dei Municipal Waste intendiamoci, pur ottimo, ma non proprio la mia idea di thrash), ogni canzone qui contenuta risulta essere pura poesia. Il perché è presto detto: questo quartetto suona ciò che ama e la passione è la prima cosa che viene allo scoperto all’interno di ogni brano. Hanno quella foga distruttrice che riporta diretti negli anni ’80, dove le band suonavano senza troppi fronzoli e le urla erano ciò che distringueva il thrash da ogni altro genere, hanno velocità e quell’approccio live che sicuramente ha fatto perdere loro punti in fatto di suoni “cristallini”, ma sfido chiunque a chiedere ciò in un contesto super cafone come questo! Non mancano poi riferimenti più o meno diretti alla scena hardcore (specie nel cantato) e a quella death metal (buona parte del riffing a circa metà disco), segno che i Nostri conoscono bene ciò che suonano e lo fanno con quell’esperienza e naturalezza tipica di chi ha vissuto gli anni d’oro del thrash metal sulla propria pelle. I Downfall sono l’inno alla scorrettezza, al voler fottersene di regole e costumi, sono la risposta odierna al consumismo che vige anche all’interno della scena metal. E poco importa se questo disco finirà per essere dimenticato dai più, perché quei pochi che avranno il coraggio di dargli una chance ne rimarranno letteralmente folgorati. Orgoglio nazionale.
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