DISSECTION: REBIRTH OF DISSECTION DVD
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27/08/2006Recensire questo nuovissimo dvd dei Dissection ora a distanza di pochi giorni dalla notizia del suicidio del mastermind Jon Nödtveidt è molto strano. Come è stato strano visionare questo dischetto, visionare il (clamoroso) concerto della ‘rinascita’ tenutosi a Stoccolma nel 2004 e l’esauriente intervista allo stesso Jon, vedere il calore del pubblico che ha aspettato lunghissimi anni per rivedere i(l) propri(o) beniamini(/o) su un palco a suonare classici incontestabili tratti da “The Somberlain” e “Storm Of The Light’s Bane”. Ma lungi da me trasformare questa recensione in un’elegia funebre, per quella ci sarà tempo quando uscirà il resoconto discografico del Midsummer Massacre. Si diceva del dvd. Dvd che documenta come detto poco sopra la ‘rinascita’ della band simbolicamente avvenuta nel 2004 in Svezia in un enorme palazzetto sold-out (e a distanza di poche settimane dal rilascio di Jon dalle patrie galere), il tutto impreziosito da mezz’ora di intervista a Nödtveidt, il video della recente “Starless Aeon” ed una discreta photogallery. Il fulcro di “Rebirth Of Dissection” è chiaramente la performance dei quattro; uno spettacolo coi controfiocchi (buttate un occhio alla scaletta) perpetrato da una band in stato di grazia, soprattutto Jon, e ben supportato da un’audience più che calorosa. I derelitti come me che non hanno mai avuto l’onore di assistere ad un live dei Dissection hanno di chè consolarsi. Altrettanto interessante l’intervista faccia a faccia con Jon Nödtveidt, dove il musicista affronta i temi più disparati non esitando a parlare anche dell’esperienza carceraria e della sua personale visione del mondo e della società. Ma sarà soprattutto la sezione “Concert” a tenervi incollati alla tv. Una menzione particolare per i due easter egg presenti (tra l’altro non facili da trovare a meno che non bariate visionando il dvd con Windows Media Player); il primo è la registrazione non presente nella track list di “Black Horizons”, originariamente posta tra “At The Fathomless Depths” e “Night’s Blood” durante la quale per un paio di minuti buoni la chitarra di Jon è rimasta muta. Il secondo è rappresentato da un backstage degli ultimi minuti prima della salita sul palco, con la band che si riscalda e affina le armi. Questo è quanto; buy or die.
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