DESTROPHY: Cry Havoc
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10/06/2011Quarta opera prodotta dalla band proveniente dalle pianure di Les Moines in Iowa e, appunto, al quarto tentativo fanno il botto. Riescono dove in precedenza avevano provato, tentato e vanificato: creare un disco completo, colmo di ottime canzoni intelligenti e ben studiate ed arrangiate, cogliendo ispirazioni qua e là senza però mai strafare e cadere nella clonazione delle band similari nord americane. "We Are Alive" ne è un chiaro esempio, inno potente e tirato, un inciso memorabile per grinta e ispirazione. Probabilmente il tanto suonare in giro per gli Stati Uniti con band affermate, ma al contempo così diverse fra loro (dai Korn agli OTEP, dai Disturbed agli Hell Yeah) gli ha reso grazia in fase di scrittura. Non c'è un pezzo brutto, hanno il plus di non fare mai calare l'attenzione anche nei pochi brani più lenti o riflessivi. "Closer", brano da cui è stato tratto il primo video, è un'altra botta nei denti sia come costruzione che come apertura sul ritornello; il lento "Hello" è altrettanto bello e fuori dai soliti canoni. Unico appunto ad un disco meraviglioso è la durata totale del lavoro moderatamente minima, un paio di pezzi in più in quest'occasione non avrebbero di certo guastato. Rimane l'idea di una maturità completa ottenuta dai quattro ragazzi che hanno sfornato un disco meraviglioso.
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