DELIRIUM X TREMENS: BELO DUNUM, ECHOES FROM THE PAST
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29/11/2011Veterani della scena estrema italiana, i veneti Delirium X Tremens tornano con un nuovo album che sicuramente non passerà inosservato. Col concept interamente riferito al territorio bellunese, storia e leggende locali annesse, con tanto di patrocinio provinciale. 'Belo Dunum...' è un disco particolare, sicuramente diverso dai lavori precedenti, ammantato di epicità, melodia e persino sperimentazione. Si parte con il pesante mid-tempo di "I Was" che coi suoi passaggi melodici sottolineati dal cantato clean, la lenta maestosità e le melodie malinconiche degli assoli richiama i maestri Katatonia. Ma il meglio deve ancora arrivare. Difficile non rimanere spiazzati di fronte alle affascinanti fisarmoniche che aprono "The Legend Of Càzha Selvàrega", brano pesante e cadenzato, ma con un riffing originale, inaspettato, quasi una rilettura dei vecchi Morbid Angel in chiave assolutamente personale. Bello anche il canto bellico di "Artiglieria Alpina", brano che racconta in italiano la Prima Guerra Mondiale dal punto di vista delle truppe Alpine, e come si può immaginare lo fa in maniera lenta, pesante, claustrofobica ed allo stesso tempo epica. Di sicuro uno dei brani più riusciti. Convince meno "33 Days Of Pontificate (Vatican Inc.)", brano dedicato a Papa Luciani, mentre con la ricercata "An Old Dusty Dream Vajont, 9 ottobre 1963" e l'epica "Life Before Nothing" si raggiungono le vette più alte, coi passaggi progressivi, il flauto e i richiami agli Akercocke nella prima e la grandiosità medievale della seconda, che invece fa pensare ai Summoning nei frangenti più epici, accostati a riff rigorosamente old school. Un disco magniloquente e terremotante dove vecchia scuola, sperimentazione e moderno si fondono alla perfezione, raccontando qualcosa che non è la solita storia, niente fantasy, serial killer, droga o alcol.
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