DELIRIA: CALLING FROM THE ABYSS
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07/01/2007Dopo un paio di demo, per i pugliesi Deliria è giunto il tempo di pubblicare il primo full lenght album: “Calling From The Abyss” si compone di sette tracce inedite che collettivamente danno vita a quasi quaranta minuti di musica adrenalinica e potente. Il tutto parte da un thrash metal immediato, ma tutt’altro che piatto e scontato, dove il DNA tipicamente ottantiano della band lascia comunque il giusto spazio ad elaborazioni più moderne, a tratti più riconducibili a gruppi della scorsa decade (Pantera in primis, come emerge dal groove di “Attack”). Tra le influenze che hanno contribuito a formare il background dei Deliria non mancano certo Testament e primi Metallica, tant’è che lo stesso modo di cantare di Orion sembra seguire gli insegnamenti di Chuck Billy e James Hetfield, due monumenti del genere. È innegabile anche come ci sia molto dei Megadeth in “C.F.T.A.”, con quei suoi riff di chitarra che trasudano Mustaine ad ogni nota, ma ciò non significa affatto che il quintetto Barese sia un ensemble privo di personalità, anzi, il valore del gruppo è sotto gli occhi di tutti. Basta infatti un attento ascolto del platter per accorgersi di come i brani qui presenti possano vantare trame avvincenti e quasi mai monotone o noiose, che tengono costantemente l’ascoltatore sul filo del rasoio. Sugli scudi l’opener “Blind”, così come la già citata “C.F.T.A.” e la spettacolare cavalcata conclusiva “Malleus Maleficarum”, che va ricordata anche per via di una serie di assoli che lasciano il segno. Senza dubbio un valido prodotto dell’underground italiano, ben suonato e confezionato, che merita la giusta considerazione da parte della platea tricolore. A voler esser pignoli l’unica “pecca” che mi verrebbe da evidenziare sarebbe rappresentata da qualche imprecisione di Orion, a volte troppo istintivo e arrembante: niente di grave comunque, nel complesso di un lavoro professionale e convincente.
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