DEFLESHED: RECLAIM THE BEAT
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03/07/2005Tornano i re del thrash più ‘cazzone’ di sempre, i Defleshed che tanto mi avevano impressionato un paio di anni fa con il dirompente “Royal Straight Flesh”. Attendevo davvero con ansia questa nuova fatica del terzetto svedese, conscio che migliorare ancora sarebbe stato ben difficile, e mi sarei bellamente accontentato di una conferma. Cosa che “Reclaim The Beat” rappresenta in pieno. In dodici tracce e senza un secondo di sosta, Lars, Mathias e Matte (il re del tupa tupa, non ci sono storie) ci sparano in faccia il loro ibrido di thrash metal U.S. e europeo che mi ero azzardato a definire nella recensione di “Royal Straight Flesh” una sorta di Testament+Exodus che suonano in fonderia raddoppiando la velocità, definizione di cui resto tuttora convintissimo. “Reclaim The Beat” ricalca in tutto e per tutto le orme del suo predecessore se si eccettua la produzione decisamente più composta, rifinita e meno ciaciarona (se questo sia un pregio o un difetto è dato assolutamente soggettivo), dove non mancano concessione anche a melodie mai facili, un esempio su tutti l’esilarante “Red Hot”, sorta di brano hard rock velocizzato per adattarsi agli stilemi del thrash. Il nuovo parto dei Defleshed, tutto sommato, non cambierà la vita di nessuno; ma se amate il thrash metal e avete semplicemente voglia di sano headbanging per una mezz’oretta, al momento c’è poco di altrettanto valido sul mercato. Se il voto vi sembra esageratamente alto è perchè meno di "Royal Straight Flesh" non merita. May the flesh be with you!
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