DEEP DOWN THE SOUL: DEEP DOWN THE SOUL
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04/08/2008Album di debutto per i tedeschi Deep Down The Soul, ennesimo combo autore di un nu metal debitore nei confronti dell’America degli anni ’90, con i soliti nomi di punta in testa alle influenze di questi cinque ragazzi (tra cui tale Alessandro Nardiello, ma non ho ben chiaro se si tratti di un italiano o di una semplice discendenza, vedi Gregoletto dei Trivium). La traccia introduttiva, che in realtà non è un vero e proprio brano, fa sperare per il meglio soprattutto a livello di qualità sonora, ma purtroppo i pezzi successivi non si rivelano all’altezza da questo punto di vista, e il punto debole di questo omonimo debut si rivelerà proprio la qualità sonora, peccato abbastanza grave in un disco d’impatto come questo. Mischiando con abilità Korn e soprattutto Limp Bizkit (riuscitissime le parti rappate, aggressive come quelle del Fred Durst dei tempi d’oro, e giusto specchio ‘underground’ del rapping più edulcorato alla Linkin Park dei comunque validi Nevada Tan, o Panik), il quintetto confeziona un disco piuttosto buono, magari un pizzico acerbo ma di sicuro valore, soprattutto considerando che si tratta di un debut. Da rivedere alcune cose, ma per il resto pollice verso l’alto.
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