DEATH: SCREAM BLOODY GORE
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09/12/2003Opera prima di uno dei gruppi più importanti della scena estrema mondiale, “Scream Bloody Gore” è un concentrato di death metal marcio fino al midollo, in cui l’amore del giovane Chuck Schuldiner verso le tinte più gore viene esibito al grande pubblico senza il minimo pudore. Una chitarra grezza che disegna ritmi lenti e ossessivi introduce “Infernal Death” e subito si capisce che aria tiri; la voce di Schuldiner non è molto diversa dal rantolo che potrebbe aver uno zombie che caracolli in giro in cerca di carne fresca. “Zombie Ritual” e “Evil Dead” fanno intravedere il lato che emergerà con maggior forza nella successiva carriera dei Death: la capacità di Chuck, allora ventenne, di creare con la sua chitarra linee melodiche sconvolgenti perché dotate di un feeling inquieto e penetrate, che non lascia certo tranquillo l’ascoltatore. Le dieci tracce presenti in questo “Scream Bloody Gore” sono spesso caratterizzate da frequenti cambi di tempo, grazie ai quali momenti più lenti e imponenti si alternano con efficacia ad accelerazioni improvvise che evidenziano il lavoro intenso di Reifert dietro il drumkit e l’isterismo delle sei corde. Per una più attenta analisi dell’album sono ovviamente da tenere in considerazione anche i testi, che giocano un ruolo fondamentale nella rappresentazione di tutto l’immaginario gore che ha preso vita nella mente del giovane Chuck: così in “Sacrificial” (“With Chainsaw In Hand Your Death I Demand, Slicing Through Your Fat My Awaited Gore Attack”) come in “Regurgitated Guts” (“Your Decayed Guts You Soon Will Taste”) sembra che i pensieri della band siano monopolizzati da horror b-movies dove a trionfare sono sempre sangue ed antropofagia. “Scream Bloody Gore” pur rappresentando il lato più malsano e viscerale della band, resta un lavoro più che discreto, che mostra a più riprese il valore dei Death, allora semplice promessa in ambito estremo che il tempo ha consacrato come uno dei gruppi di punta del settore.
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