DEAD ALLEN FOYD: THE SOUNDS CAN BE SO CRUEL
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31/03/2012Con questo esordio degli svedesi Dead Allen Foyd fanno un grande salto indietro nel passato e ci fermiano sul finire degli anni '60/inizio anni '70. Un ritorno ad oltre quarant'anni fa perché questa band ci propone un rock psichedelico figlio proprio di quelle generazioni. Acid rock, chitarre divagheggianti, inserti di violino e viola, accenni blues e una registrazione che sa quasi di vinile e di "vecchio" fanno sì che inserendo il CD nel lettore, o magari il vinile stesso visto che esce anche in questa versione, l'ascoltatore si trovi proprio catapultato in quel periodo. Un brano dopo l'altro la band ci fa ascoltare suoni che adesso è difficile ritrovare nei gruppi moderni, riportando alla luce un modo di fare musica che si è un po' perso nelle pieghe del tempo col passare degli anni. Ma si tratta pur sempre di uno stile che ha fatto storia e che ha gettato le basi per buona parte della musica di oggi. I Dead Allen Foyd si catapultano quindi su una strada difficile e ricercata, magari non di ampissimo respiro per i gusti attuali, ma che ha fatto la gioia di molti amanti della musica, e che magari molti hanno scoperto ascoltando vecchi dischi trovati in casa dei nostri genitori. 'The Sounds Can be So Cruel' è un disco complesso e non va preso alla leggera, ma chi ama il rock vecchio stile o vuole rivere anni oramai passati da tempo con questo lavoro ha un'occasione che non lo deluderà.
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