STONED JESUS: Songs To Sun

Gli Stoned Jesus giungono al loro sesto album, in condizioni comprensibilmente difficili a causa della guerra in Ucraina, tanto che il leader e fondatore Igor Sydorenko si è trasferito in un altro paese, rinnovando completamente la band, adesso con Yurii Ciel alla batteria e Andrew Rodin al basso. Il disco, intitolato 'Songs to Sun', sarà il primo di una trilogia che proseguirà con 'Songs to Moon' e 'Songs to Earth', le cui pubblicazioni sono programmate rispettivamente per il 2026 e per il 2027. Lo stile di questo nuovo lavoro prosegue in linea di massima con la tendenza iniziata alcuni anni fa di accostare al proprio stoner rock/metal anche sonorità di altro genere, con qualche sfumatura che va a sperimentare ad esempio accenni di alternative rock e progressive rock. I brani sono perlopiù, come da tradizione, mediamente alquanto lunghi e, in particolare, quelli di apertura e chiusura della tracklist risultano essere quelli con il minutaggio più elevato. "New Dawn" è una traccia che mantiene un po' l'essenza del sound degli Stoned Jesus, con uno stoner deciso che si muove su territori dal sapore doom; "Quicksand", per contro, è una traccia tutta incentrata sulla chitarra acustica, molto carica di pathos. Più contenute nella durata sono "Shadowland" e "Low" (non a caso scelte per essere i primi due singoli), che risultano più dirette e cariche di groove e con la seconda che in qualche passaggio risulta anche decisamente dura. "Lost In the Rain" è un brano soffuso e più tendente al prog, caratterizzato da un mood vagamente settantiano, anche per la presenza del mellotron e con un bell'assolo di chitarra, assai carico di feeling. Infine, "See You on the Road", alterna passaggi duri con altri decisamente più atmosferici. Diciamo che, a conti fatti, tutto sommato gli Stoned Jesus restano più interessanti e coinvolgenti quando suonano quello che sanno fare meglio, ovvero lo stoner, un genere in cui si erano messi in mostra già con il loro bellissimo album di debutto, "First Communion", definendo un proprio stile e un proprio marchio di fabbrica. In 'Songs To Sun' si possono ascoltare buone cose, ma il songwriting non è sempre particolarmente ispirato e, in effetti, soprattutto le ultime due tracce non ci convincono del tutto, a conclusione peraltro di una tracklist che in realtà non ci sembra brillantissima neanche nelle precedenti tracce. Gli Stoned Jesus si presentano dunque oggi come una band con un sound meno definito, che prova di tanto in tanto a sperimentare senza però di fatto essere innovativa e che si sforza di alternare parti pesanti con altre più atmosferiche, senza tuttavia raggiungere un equilibrio ottimale, come invece si ravvisava maggiormente nei primi dischi. Il fatto che sia stata già annunciata una trilogia, non chiarisce come la band intenda muoversi per i prossimi album e se il materiale sia di fatto già pronto (il fatto che sia già stato annunciato il programma di pubblicazione ci lascia pensare che lo sia, almeno per la maggior parte), ma questo lo scopriremo strada facendo e sarà a questo punto interessante vedere come questo disco si collocherà all'interno del trittico previsto.