CRYSTAL BALL: Deja Voodoo
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04/09/2016Puntuali come un orologio svizzero, la band di Lucerna (appunto!) continua a portare avanti con cadenza annuale (perlomeno da quando si è inserito Steven Mageney), e con un livello di efficienza davvero invidiabile il suo modo di intendere l'hard & heavy degli eighties, una sorta di mix tra Pretty Maids, Bonfire e hard classico con un sound che non guarda solo al passato, ma che grazie alla presenza di un certo groove riesce a rendere più accattivanti le canzoni. Lasciando da parte l'opener title-track dal chorus un po' sempliciotto, le due tracce "Director's Cut" (ottimo hard rock dal ritmo serrato con influenze power), e soprattutto "Suspended", con quel micidiale refrain che vi farà sobbalzare dalla sedia, si rivelano una preziosissima fonte di adrenalina. Scott Leach e compagni si rifiutano di concedersi a tecnismi e di proporre soluzioni ricercate e raffinate, del resto non fa parte del loro DNA ma sono una piena garanzia nel fornirci brani ricchi di energia e dinamismo, anche se in questa occasione i Crystal Ball cercano di privilegiare il lato melodico limitando le scorribande power che erano abbastanza frequenti nei precedenti 'Dawnbreaker' e 'Liferider', oggi rinvenibili principalmente in "Full Disclosure". Il livello si mantiene su un tenore medio-alto pressochè lungo tutto il percorso, con un leggero calo in dirittura di arrivo dove l'anthem da stadio "Fools Parade" e la ballad "To Be With You Once More" che si dilunga eccessivamente nell'arpeggio si rivelano in pratica gli unici due filler. Se cercate qualcosa che possa riportare ai massimi livelli l'hard rock di matrice europea ai massimi livelli, probabilmente questo disco non riuscirà nell'intento, ma se l'obiettivo è quello di garantirvi quasi un'ora di buon intrattenimento non resterete delusi.
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