MY DARKEST HATE: AT WAR
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02/07/2004I My Darkest Hate sono (o meglio, vengono spacciati per) una sorta di all-star band, quando in realtà si tratta di un mediocre collage di individui sconosciuti e (ex)membri di Sacred Steel e Primal Fear; dietro le pelli troviamo infatti il paffuto Klaus Sperling, già incapace batterista power. L'intento dei cinque tedeschi è quello di suonare un death metal vecchio stile, influenzato da Bolt Thrower, Celtic Frost, Obituary et similia, ma a conti fatti siamo di fronte a un prodotto a dir poco vergognoso. A partire dalla produzione, davvero oscena e capace di ridurre le chitarre a un ronzio fastidioso modello mosca e la batteria a un ensemble di fustini del detersivo, fino ad toccare il songwriting, piuttosto penoso e scialbo, con pochissimi punti di interesse e passaggi copiati, male per giunta, da band ben più grosse e famose. A far colare a picco ulteriormente "At War" ci pensa la performance dei singoli musicisti, non pessima, ma ben distante dall'essere quantomeno apprezzabile; insomma, quello che abbiamo davanti è un brutto album di death metal, composto male, suonato male, privo di spunti interessanti anche per chi ascolta cotale genere a tutte le ore del giorno; non vedo quindi la ragione per la quale qualcuno possa spendere una ventina di euro per questa porcheria. Alla fin della fiera, la cosa migliore rimane la copertina, ma a questo punto fate prima a salvarla sul pc e a stamparvela, e tanti saluti ai My Darkest Hate.
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