LOGIC OF DENIAL: NECROGENESIS
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20/11/2009Dopo alcuni cambi in formazione, il quartetto emiliano riesce finalmente a sfornare un prodotto competitivo, risultato anche di numerosi concerti, quindi di una line-up collaudata alla grande. Il disco in questione poggia le proprie basi su terreni floridiani, senza dimenticare le proprie radici italiane. La neonata collaborazione con Collapse Within, Hobnailed, Wargore e Necromega Project prima, e il palese avvicinamento (in termini di sound ovvio) a bands quali Hour Of Penance, Septycal Gorge e vecchi Natron (per la natura schizoide) poi, fanno della band la prossima "big-thing" del made in Italy. Ovviamente, viene da pensare perché cavolo questi giovani ragazzi siano ancora senza un contratto, viste le capacità tecnico-compositive che mostrano ampiamente in 'Necrogenesis': ma la risposta la sappiamo già. Mezz’ora di death metal roccioso, che a volte, senza alcun problema, si getta in parti thrasheggianti da puro mosh (la martellante "Leechlike"), o in oscuri rallentamenti, come in "A Path In Grief" che mi ricorda i romani Perfidy Biblical. I ragazzi curano ogni minima cosa: la voce è graffiante e tetra, degna del miglior Francesco Paoli: in questo caso i brani sono meno cantati di un disco come quello degli HOP (lì c’è un altro lavoro dietro, ma vabbè!), ma non significa voler sminuire la struttura validissima di una "Nistagmo" o della variegata "Dissect My Faith". Gli strumenti sono perfetti: a cominciare dai bassi, perfettamente bilanciati con chitarre nitide e con quel suono "a grattugia" che non dà per niente fastidio, anzi (pardon, ma non sapevo come spiegarlo!). Un disco "tributo" a Lovecraft, viste le tematiche trattate in alcuni brani, così come nel manifesto "Yog-Sothoth", con un buon lavoro solistico e una godibile struttura, insolita per la band ma sempre ben riuscita. Una traccia per spezzare un po’ l’atmosfera del disco, prima che gli ultimi minuti ci spazzino via tutto.
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