CONFLIGO: THE EDGE OF PAIN
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15/11/2004Mi erano già giunte voci riguardo i Confligo (voci entusiaste) e dopo l'ascolto di questo "The Edge Of Pain", non posso far altro che dar ragione a chi mi aveva parlato di loro in termini più che positivi. La band di Isernia si muove attorno a coordinate gothic di altisonante atmosfera, ma non disdegna incursioni in territori più classicamente metal o perfino in sentieri più orientati al death melodico. Oltre alla buona vena compositiva che marca fortemente questo lavoro, non possiamo non sottolineare le notevoli performance della soprano Antonella Raimondi e della new entry Giorgia Guerra, entrambe impegnate al microfono. Di un livello inferiore (piuttosto piatto in verità, ma non totalmente disprezzabile) il cantato in simil-growl di Yhades, che si riscatta con le discrete ritmiche della sua sei corde. Brani come la maestosa title track o la più rocciosa "Spiritual Inner Destiny" non passano certo inosservati, per non parlare poi delle tracce strumentali come l'opener "Hyperotomachia" o la sognante "Interlude". Il punto debole di questo "The Edge Of Pain", un lavoro, sia chiaro, di un certo livello, riguarda la produzione, che non è stata in grado di amalgamare il tutto al meglio: la chitarra sembra spesso provenire da troppo lontano e viene nascosta eccessivamente dalle voci dei tre cantanti, così come parte della sezione ritmica. Un piccolo difetto che comunque non incide sul convincente risultato raggiunto da Yhades, Tifernum e soci.
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