CLOVEN HOOF: Resist Or Serve
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13/06/2014Per i metallers un po più attempati il nome Cloven Hoof non dovrebbe essere proprio come quello di Carneade, visto che la band, attiva fin dal 1979 anche se il bassista Lee Payne è l'unico superstite, è stata autrice fino allo split avvenuto nel 1990 di tre album, tra cui spicca la perla del debut omonimo con quel sound che combinava perfettamente Maiden, Saxon, Diamond Head e Grim Reaper che gli donavano quel tocco diciamo più oscuro, esoterico, ma anche 'A Sultans Ramson' non era da meno, più orientato in direzione priestiana. Rispolverata la creatura nel 2006 con la stampa di 'Eye of the Sun', Lee Payne rivoluziona ancora una volta la line-up, ma stavolta le cose non sembrano aver funzionato a dovere, visto che il sound di derivazione NWOBHM viene imbrattato da elementi come voci filtrate e riff spezzati tipici del metal più en-vogue che cozzano non poco con i Cloven Hoof che intendiamo noi. Qualcosa di buono comunque lo possiamo trovare: "Deliverance" per fortuna incarna quello spirito antico che contraddistingueva l'inizio della carriera e che qui notiamo solo a tratti, seguita a ruota dalla dinamica "Brimstone And Fire", oltre a qualche refrain sparso qua e là giusto per cercare di rievocare gli antichi splendori, ma è troppo poco visto che il rimanente materiale risulta insulso, a tratti anche noioso, specie nella trasheggiante "Mutilator" e nella pessima "Austrian Assault" che mette a nudo gravi limiti di creatività. Un monicker come Cloven Hoof non merita di essere bistrattato da un'uscita davvero mediocre come quella appena descritta.
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