ERYN NON DAE: Abandon Of The Self
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09/04/2018Rarefatti dolori si disperdono con le note dei francesi Eryn Non Dae., miraggi che da lontano ci gridano tutta la loro fatica, fino a sublimare in una mite rassegnazione. Perché mite, voi direte? Perché tutto il disco è una contemplazione, una matura presa di coscienza di uno stato emotivo mutevole, dal più cupo al più sereno dei fuochi. Parliamo di nera fiamma, ma soprattutto di fango sludge e di una sperimentazione che si intreccia dissonante al post-rock. Trovare un filo conduttore non sarà semplice, perché il disco vi metterà a dura prova per via di strutture intrecciate e di variazioni improvvise dal tema principale. Le atmosfere sono costruite su giochi di luci ed ombre, una vera e propria altalena di sensazioni che ci sbalzano come gli umori più neri e più cristallini. Difficile dirvi cosa prevalga nel disco, a livello di attitudini, crediamo l’aspetto core, ma in molteplici sfaccettature e sfumature di se stesso. Full-length intenso, capace di citare anche la scuola norvegese del black, staccandosi poi da ambientazioni preconfezionate e contemplando un paesaggio vasto dal punto di vista sonoro. Indefinitezza la loro, ci verrebbe da dire, che può non essere gradita per alcune vere e proprie destrutturazioni dei brani.
Qualcosa ci echeggia nella testa e nel cuore, un manto che ci pesa e dal quale sfuggiamo con la mente, più forte di ogni fatica, costante e chirurgica nell’evadere dal quotidiano grigiore. Ci vorranno molteplici ascolti per assimilare 'Abandon Of The Self', perla dell’estremo pregna di personalità e in grado di lasciare un segno dentro a chi la saprà accogliere. Ogni traccia ha una peculiarità da scoprire, un’aggressività ed una gentilezza che danzano prendendosi per mano e mostrandosi bisognose l’una dell’altra per poter sopravvivere. Nemesi dovuta, azione che necessita reazione, compensazione che riequilibra noi stessi, inevitabilmente. Ondata di note che vi travolgerà, che dovrete sviscerare, disegno che per essere compreso a pieno dovrà essere osservato da più posizioni e punti di vista personali e non. Il tempo ci dirà se questi artisti diventeranno certezza del genere estremo più sperimentale, attestandosi oggi tra le più interessanti figure in circolazione.
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