BURNS BLUE: WHAT IF...
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24/08/2003Si riaffaccia sul mercato discografico dopo quasi due anni il figliuol prodigo Vinny Burns, che rimasto orfano dei Ten dopo l'abbandono avvenuto al termine del 2001 per motivi personali mette in piedi insieme all'amico di vecchia data Sam Blue (Ultravox, Ya Ya) questo nuovo progetto, che fa seguito al debutto "The Journey " uscito nel 1999. Le sonorità del cd in questione si rifanno a quelle del primo album dei Ten, con una spruzzatina qua e là di FM ottimamente amalgamata. La ricetta alla fin fine risulta vincente, consegnandoci un album di melodic rock pulito e variegato, non esente comunque da qualche piccola pecca che purtroppo ne limita leggermente il risultato finale. Il cd si apre con "Cool Me Down", sorretta da uno stupendo riff della chitarra di Vinny, che alla fine del disco risulterà uno degli episodi meglio riusciti. Fanno seguito a ruota la melodica e diretta "Straight", la rockeggiante e spensierata "Deadly Sin" e la radiofonica "Don't Wanna Know ", dal chorus immediato e accativante. Non mancano come già detto prima alcuni episodi di caratura non altissima, come le anonime "She Wrote" e "Hung Out To Dry", episodi comunque sporadici ai quali fanno comunque fronte le due più che dignitose ballads "Lover's Game" e "Tomorrow Never Comes", il tutto prima che la chiusura venga affidata alla fantastica "Where Are You Now ", coinvolgente all'inverosimile e fantastica nell'outro dominato dai cori di Sam Blue cui fa eco la sei corde del chitarrista inglese. Tirando le somme il duo Burns-Blue ha estratto dal cilindro un album che magari non diventerà un masterpiece del genere, ma che comunque saprà regalarvi un po' di spensierati momenti di svago all'interno dei vostri momenti di noia. Un acquisto quindi consigliato a tutti i fan del rock melodico e senza fronzoli.
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