BON JOVI: THIS LEFT FEELS RIGHT
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07/04/2004Album acustico dei Bon Jovi? Wow! Mi fiondo in negozio ad acquistarlo, pregustando versioni unplugged dei maggiori capolavori della band capitanata dal grandissimo Jon. Guardo la copertina... niente male, in puro stile Bon Jovi. Inserisco il cd nel lettore, pieno di speranza... e il mondo mi crolla addosso. No, vi prego, svegliatemi, ditemi che non è vero! Già dalle prime note di quello che è un pezzo simbolo del gruppo americano, "Wanted Dead Or Alive", si capisce che questo non è un album acustico. Non è una raccolta di successi. Non è nemmeno un album nuovo tendente al commerciale. No, è uno schifo e basta! 12 grandi successi dei Bon Jovi ribaltati come un guanto... e demoliti. Per farvi un esempio di quello che troverete in questo cd, prendete "Livin' On A Prayer", rallentatela, fatela cantare -male- a Jon, togliete del tutto o quasi le chitarre di Sambora, aggiungete la voce -brutta- di una certa Olivia D'Albo... e la bestemmia è completa! Se poi avete il coraggio di andare oltre, potreste sentirvi male con le nuove versioni di "You Give Love A Bad Name", di "Keep The Faith", di "Born To Be My Baby". Oppure, se siete fan dell'ultim'ora, prendete "It's My Life" e "Everyday", rallentatele alla follia, e il gioco è fatto! Se poi invece siete dei romanticoni, e credete che "Always" sia la canzone d'amore più bella del pianeta, ascoltate questa versione... probabilmente cambierete idea. L'unico brano che si salva -non è bello, si salva- è "I'll Be There For you", che guarda caso è anche l'unico non stravolto. Per il resto, un cd da dimenticare.
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