BLOODCHURN: RAVENOUS CONSUPTION
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28/08/2005Ancora Unmatched Brutality e ancora una badilata sferrata con tutta la forza e cattiveria possibile (dove volete voi) da codesti Bloodchurn: cinque ragazzi provenienti dalle rive del Mississippi che suonano un brutal death devoto, ovviamente, ai Suffocation ma anche al feeling claustrofobico dei Deeds of Flesh. Letali sui midtempo, precisi e compressi quando si tratta di aumentare i bpm. Il biglietto da visita con cui si presentano all'ascoltatore è sostanzialmente questo e un songwriting pieno zeppo di cambi di tempo non fa che porne l'accento. L'alternanza tra tempi medi e repentine bordate infatti è il vero punto di forza della band e se è vero che di gruppi che hanno usato sapientemente gli elementi di cui sopra ne troviamo a bizzeffe, nei poco più di 36 minuti che compongono "Ravenous Consumption" i Bloodchurn dimostrano comunque di avere una buona tecnica individuale senza contare che almeno cinque pezzi sono "facilmente" memorizzabili. Nello specifico "Concieved in Blasphemy", "Strings of salvation", "Dying Breed", "Point of the Origin" e la conclusiva "Gouge Your Wyes Out" - che contiene tra l'altro un assolo di pregevole fattura - presentano dei continui stop & go che tentano, e in parte ci riescono, di non far mai scemare il livello di attenzione. Manca sicuramente quella personalità fondamentale per emergere dall'underground più becero, ma siamo sicuri che la band lo voglia veramente? Ma sopratutto, quanti oggigiorno propongono qualcosa di realmente nuovo? La risposta la lascio a voi ma se cercate un buon album di brutal death metal contate pure sui Bloodchurn.
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