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BLIND GUARDIAN: FLY

data

14/03/2006
S.V.


Genere: Power Metal
Etichetta: Nuclear Blast
Anno: 2006

A quattro anni dalla pubblicazione del tanto discusso “A Night At The Opera”, simbolo della sterzata sinfonica condita da elementi progressive della band, i bardi tornano a farsi sentire. Non è più tempo di Live, DVD (anche se meraviglioso) o di singoli ripescati dal passato, è finalmente giunto il tempo per i Blind Guardian ti tornare a calcare le scene per mettersi nuovamente in gioco. Questo “Fly” è il singolo che accompagnerà i fans della band fino alla pubblicazione del nuovo album che uscirà verso Settembre e sarà il primo prodotto dalla Nuclear Blast, segnando lo storico abbandono dalla Virgin che ne ha prodotto tutti gli album. Ma sicuramente il più grande cambiamento riguarda l’abbandono di Thomen Stauch, storico drummer della band e primo membro ad abbandonare la nave dal 1988 (escludendo gli anni antecedenti quando la band aveva prodotto due demo sotto il nome di Lucifer’s Heritage, dei quali Thomen ha registrato il primo) per seguire i “suoi” Savage Circus. Al suo posto troviamo Frederik Ehmke, più giovane di dieci anni rispetto agli altri e del quale non riponevo gran fiducia. Ed invece il buon Ehmke si è rivelato subito all’altezza del suo predecessore: imprevedibile e fulmineo nelle composizioni con una particolare predisposizione per i cambi di tempo. Parliamo del singolo: “Fly” rappresenta esattamente tutto quello che sono i Blind Guardian e allo stesso tempo tutto ciò che da essi non ci si può aspettare. L’attacco non è certo dei migliori, ma fin dal primo ingresso delle chitarre della coppia Olbrich/Siepen e col variare della sezione ritmica ne si riconosce subito il marchio di fabbrica potente ed immediato. Sono poi le linee vocali di Hansi a distaccarsi accompagnando un accelerazione degna dei tempi che furono per generare un brano controverso, dai centomila volti: aggressivo, dai toni orientali nei bridge, grandi chorus, parti strumentali d’alta scuola ed un refrain dal candido tocco melodico, quello della voce di Hansi, che pare farci prendere il volo per davvero. Un brano ispirato a Peter Pan (e alla sua isola che non c’è) dal sound atipico che strizza l’occhio alle composizioni di “A Night At The Opera” ma che non occulta quanto di aggressivo creato in passato. Oltre a questo sul singolo troviamo la versione acustica di “Skalds And Shadows” la cui versione originale sarà presente nel disco. Un brano sognante, classico dei Guardian di “The Bard’s Song” e di “A Past And A Future Secret” tutta dedicata alla voce di Hansi Kursch che pare proprio non aver dimenticato come farci sognare. In conclusione la cover di “In A Gadda Da Vida” degli storici Iron Butterfly, logicamente riproposta con un taglio più veloce e decisamente Power. Quanto di più buono ci si poteva aspettare, un singolo gustoso che ci racconta tutto e niente di quello che sarà il nuovo album. Saranno mesi di fremente attesa per me e per tutti i fan dei Guardian anche se, dopo aver sentito questo “Fly”, credo di poter tirare un meritato sospiro di sollievo….

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