BELPHEGOR: CONJURING THE DEAD
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01/10/2014Se già i Behemoth stanno mostrando segni di stanchezza, figuriamoci la loro copia sbiadita. Sono anni che i loro dischi non hanno senso, ma gli austriaci hanno deciso di andare avanti nonostante tutto, e noi ne prendiamo atto. Anche se ci risulta difficile comprendere il senso di un disco che suona vagamente come un album metal anni '90, con qualche influsso black assai scialbo. Quindi picchiare tosto in "Gasmask Terror" non è che serva a molto se poi il pezzo è di un piattume inaccettabile, mentre la title track sarebbe già stata vecchia quando Nergal aveva i capelli. Con "In Death" l'ascolto si fa sempre più pesante, perché il tutto comincia a farsi sempre più ripetitivo e ridondante, con un assolo ancora più noioso. Con "Rex Tremendae Majestatis" le cose sembrano aggiustarsi, pezzo maestoso, dalle melodie magniloquenti, tastiere epiche, rallentamenti monolitici, pesantissimi. Bella anche "Legions Of Destruction", ma "Lucifer, Take Her!" parte bene, come un pezzo black dei bei tempi (ricorda 'Transilvanian Hunger') dall'animo rock'n roll, ma poi si chiude in una maniera stupida e incompleta. Delusione, delusione, delusione.
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