BELLAS, GEORGE: STEP INTO THE FUTURE
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23/03/2009E' passato quasi un anno da quando qui su HardSounds recensimmo l'uscita precedente del chitarrista americano Geroge Bellas ed ecco che lui ritorna sugli scaffali dei negozi con un nuovo lavoro intitolato 'Step Into The Future'. La precedente uscita non ci aveva convinto per la troppa voglia di mettersi in mostra e la scarsa vena compositiva, anche se nello stesso tempo dimostrava che la tecnica c'era ed era di alto livello. Per tentare di farci cambiare idea in questo nuovo disco Bellas si cambia un po' il tiro e decide di proporre una musica più ricercata e che si spinge molto verso quello che potremmo definire in molti frangenti prog strumentale. Il fatto particolare è che lo fa con un solo brano, omonimo del titolo del disco, di ben 76 minuti complessivi. Bellas non ha fatto, come si trova quasi sempre in album di questo tipo, una serie di tracce magari ognuna con sfaccettature diverse, ma una unica dove ha racchiuso e mischiato tutto quello che si poteva inserire (assoli di basso, chitarra e tastiere si alternano più e più volte). Risultato? Un disco che dire ostico all'ascolto è forse la definizione migliore. Affrontare altre un'ora di musica strumentale senza pause non è cosa per tutti e purtroppo questo prodotto non possiamo certo dire che riesca a mantenere alta l'attenzione dell'ascoltatore per tutta la sua durata. Spesso ci si perde durante l'ascolto e quando ci si concentra di nuovo su ciò che esce dalle casse dello stereo si può tranquillamente dire di non accorgersi di essersi persi un pezzo. In definitiva non possiamo che confermare il nostro giudizio: tecnicamente ineccepibile, ma anche senza la capacità di mantenere vivo l'interesse verso il disco oltre il primo ascolto. Se da un lato può essere positiva la ricerca di sonorità prog, il tutto è vanificato dalla scelta di una singola traccia così lunga.
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