BEFORE THE DAWN: MY DARKNESS
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21/04/2004Dalle fredde lande finlandesi ecco un gruppo che finalmente esce dai soliti canoni e si presenta prepotentemente al pubblico con un album che è una bomba. Dopo un demo ed un Ep ("Gehenna") è arrivato per i Before The Down il turno del debutto ufficiale con "My Darkness", titolo che chiarisce fin dall'inizio la predisposizione oscura della band. Potrei accostarli ai Sentenced più aggressivi ed incazzati ma sarebbe riduttivo in quanto c'è molto di più in questo disco. Su una base prettamente gothic-style (cupa e malinconica) vengono inseriti interessanti spunti death di scuola svedese che contribuiscono enormemente a rendere l'impatto sonoro dannatamente accattivante. Le chitarre macinano riff in continuazione ed ogni canzone è caratteristica per il lavoro ottimamente impostato dai due chitarristi/cantanti che tra l'altro sfruttano splendidamente l'affiatamento tra le due voci, quella di Panu, pulita e melodica, e quella di Tuomas, potente e corposa nello screaming dark che regala spessore alle liriche. La sezione ritmica è semplice ma efficace e le tastiere impreziosiscono le melodie senza però rubare grinta alle ruvide atmosfere. Sono tanti gli episodi del disco che meritano di essere citati, a cominciare da "Unbreakable" che introduce violentemente l'ascoltatore nella buia e decadente realtà del platter grazie ad una ritmica ossessiva. La successiva "Seraphim", che è solo apparentemente calma e riflessiva, riesce, una volta partito il ritornello, a contagiare l'ascoltatore tanto che è impossibile resistere all'incedere del chorus. La title-track riassume in tutte le sue forme l'essenza del gruppo ed è sicuramente uno dei pezzi migliori e tra le restanti, "Father and son" è una traccia che più delle altre lascia il segno per la complicità espressa dalle due voci che si completano splendidamente a vicenda.
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