AXXIS: DOOM OF DESTINY
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19/11/2007Che 'Paradise In Flames' abbia rappresentato per gli Axxis un vero e proprio punto di svolta questo è assolutamente fuori di dubbio, vuoi per l'accentuamento del versante heavy/power presentato all'interno della propria ben riconoscibile proposta sonora, vuoi per l'introduzione delle parti vocali della singer Lakonia in un contesto già di per sé più che collaudato, una mossa che ha permesso a Bernard Weiss e soci di avvalersi di nuove ed interessanti sfumature per integrare al meglio il corposo e potente sound alla base del marchio Axxis. 'Doom Of Destiny', come immagino avrete capito, non può far altro che continuare la linea artistica intrapresa dal proprio predecessore in studio, una scelta che conferma la volontà della band tedesca di mantenere un solido e magniloquente sound intrecciato alle melodie da sempre in voga nei lavori del gruppo teutonico, il tutto incrementando di quel poco che basta la derivazione maggiormente heavy già accennata all'inizio di questa recensione. Ma anche il lato melodico dimostra di essere tutt'ora vivo e vegeto come ben dimostrato all'interno della riuscita ballad "The Fire Still Burns", song dall'approccio maggiormente positivo e solare chiaramente improntata sugli stilemi d'annata cari a tutti i fans del vecchio stile Axxis. Niente manca a 'Doom Of Destiny' per bissare nel migliore dei modi il successo ottenuto da 'Paradise In Flames', un'affermazione motivata sia per quanto concerne il sound generale dell'opera, ancora una volta graffiante e di ottimo impatto, sia per quanto in relazione ad un songwriting che trae il suo concetto ispiratore dal già citato album del 2006, continuandolo nel migliore dei modi grazie ad una serie di nuovi brani esuli da qualsiasivoglia tipo di pecca. Sempre più powerful, sempre più Axxis.
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