ANTHRAX: WORSHIP MUSIC
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15/09/2011Che disco mediocre questo 'Worship Music'. Già il ritorno di Belladonna non lasciava presagire niente di positivo - per non dire del ridicolo tira e molla Bush-Nelson-Bush-Belladonna - poi arriva la conferma dell'inutilità della mezza reunion con un lavoro in studio che finirà nel dimenticatoio dopo due ascolti. Questo perchè i brani non mordono, non coinvolgono, fanno davvero poco per piacere. Anche sul piano stilistico non emerge poi molto dato che l'album prova a districarsi su livelli più attuali, in costante ricerca del ritornello da ricordare, ma senza mai raggiungere l'obiettivo. Si passa dal classico cambio di tempo anthraxiano, a tentativi più moderni era Bush come in "Crawl" ed in "The Constant" - però i risultati eccellenti toccati nei lavori precedenti con l'ugola degli Armored Saint al microfono sono lontani - ad altri ancora in cui la dinamicità della ritmica pare sparata nel vuoto. Un disco quasi privo d'identità, insomma. Non che sia un male, ed infatti va apprezzatta la volontà di non suonare e comporre come più o meno tutti si aspetterebbero, ma a venire meno è la sostanza. Inoltre, qualche timido passaggio rappato, due brevi intermezzi strumentali fantasticamente inutili, la convincente "I'm Alive", la massiccia e versatile "In The End" è quanto ancora merita di essere menzionato. Il resto è alquanto trascurabile. Da aggiungere solo che Belladonna se la cava meglio del previsto dato che nelle apparizioni recenti dal vivo non ha mai entusiasmato, ma sappiamo tutti bene che, volendo, in studio si riesce a far cantare decentemente anche un muflone con la raucedine. Ma con un atto di buona fede vogliamo credere che il vecchio Joey se la cavi senza aiuti, anche se non consola affatto pensando che la voce di Bush e relativi disconi come 'Sounds Of White Noise', e soprattutto 'We've Come For You All' a confronto sono su un altro pianeta. Suoni e produzione risollevano in parte la valutazione finale, ma che fatica arrivare fino a "Revolution Screams".
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