DERAILED: Underground
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26/06/2014E' davvero incredibile che in un momento di crisi generalizzata come quella che stiamo attraversando, e dove si dovrebbe cercare di essere più selettivi, abbiano la possibilità di produrre dischi anche disgraziati come questi che a malapena riescono a tenere in mano gli strumenti. Non stiamo scherzando, provate ad ascoltare qualche brano di questi Derailed (se siete amanti del sadomasochismo), in giro dal 2007 e capeggiati da un certo Dean Boland, già fondatore dei thrashers Random Damage di cui non si hanno più notizie da circa quindici anni. Il primo pezzo, "Subway" è emblematico del contenuto di questo cd: un riff assai cupo, reiterato per quasi tre minuti con una voce non malvagia, ma assai monocorde, lascia subito ben poche speranze. Preferiamo stendere un velo pietoso anche sugli altri brani, di durata purtroppo ben superiore che mettono a durissima prova la nostra pazienza, con ritmiche prese a prestito da Megadeth, Metallica, Testament, scomodando pure gli Annihilator spogliati di quegli spunti melodici che hanno fatto la loro fortuna agli inizi della loro carriera. A conclusione del lavoro, il quintetto canadese prova a sorprenderci con l'inserimento di una ballad acustica, ma che in realtà non sortisce alcun effetto, utile nell'economia del lavoro quanto un condizionatore al Polo Nord. In sostanza, con questo pseudo-thrash i Derailed vorrebbero fare un po' i cattivoni, ma in realtà non sono capaci nemmeno di smuovere le chiappe dei ragazzini di Calgary intirizzite dai rigori del lunghissimo inverno canadese.
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