DEATH ANGEL: Humanicide
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30/05/2019Voglio bene a questi ragazzi che hanno vestito, come per molti altri teenager, i panni dei giovani e talentuosi paladini devoti al thrash metal. Si sono fatti uomini, e tra alterne fortune sono in giro da oltre 30 anni, un lungo percorso musicale disseminato da ottimi lavori ed altri piacevoli, ma privi di quella genialità che ritroviamo solo nei primi tre capolavori. ‘Humanicide’ rientra, ahinoi, nella categoria degli album piacevoli all’ascolto, grazie ad una produzione brillante, pulita e raffinata, oltre alla completa abnegazione del gruppo americano per l’arte del thrash metal, materia che i nostri conoscono e rileggono puntualmente con estrema perizia. Strumenti alla mano i Death Angel non hanno molti rivali in questo campo, Cavestary ed Aguilar sono una coppia iper collaudata e non lesinano riff a tripla mandata, idem Osegueda nel ruolo di screamer si conferma il migliore interprete di tutta la scena mondiale. Quindi, cosa mancherebbe ad ‘Humanicide’ per decollare? Diciamo che la precedente release beneficia di un songwriting più carismatico ed in linea con la storia dell’angelo della morte, mentre ‘Humanicide’ sembra replicare ‘The Dream Calls For Blood’, in cui i nostri si rifugiano nel thrash nella sua forma più frontale e senza fronzoli: "Aggressor", "I Came For Blood", "Alive And Screaming", "Ghost Of Me" e "Revelation Song" saranno in grado di accendere la miccia sotto al palco: mosh or die!!
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