ANNIHILATOR: Metal II
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15/02/2022Chi scrive, parliamoci chiaro, apprezza, ma non si "esalta" per la musica degli Annihilator da anni, riconoscendo che la passione che anima il buon Jeff Waters non va di pari passo con un'adeguata "marcia in più" per quanto riguarda il songwriting, complice i continui cambi di line-up che hanno da sempre minato identità e stabilità della band. In questo specifico caso, però, non siamo di fronte ad un nuovo disco, ma alla ri-edizione di "Metal" (all'interno di un progetto earMusic di ripubblicazione di parte del loro catalogo), album che gia nel 2007 non aveva sortito chissà quali proclami da parte di pubblico e critica, ma con quattro sostanziali novità: la ri-registrazione della batteria da parte di Dave Lombardo, delle parti vocali da parte del nuovo arrivo Stu Block (che speriamo porti ad un nuovo disco e a una duratura collaborazione), il nuovo mix & master ad opera di Mike Fraser e l'aggiunta di due cover ("Romeo Delight" dei Van Halen e la splendida "Heavy Metal Maniac"). Per il resto pregi (le innumerevoli collaborazioni, da Alexi Laiho a Michael Amott, passando per Danko Jones, Angela Gossow e molti altri) e difetti (lo scarso amalgama delle composizioni e una mediocre ispirazione nel songwriting) rimangono esattamente i medesimi, con qualche picco (l'ottima "Haunted", col grande Jesper Stromblad) che veleggia in un mare di mediocrità, senza mai suscitare particolari entusiasmi. Se "Metal" vi era piaciuto ai tempi, fateci un pensierino, se invece vi aveva lasciati indifferenti non sarà certo questo secondo capitolo a farvi cambiare idea. Vorrei non doverlo dire, ma per quanto mi riguarda è l'ennesimo passaggio inconsistente nella carriera della band guidata dal prode canadese.
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